PRIMO VOLUME - Mimmo Rotella Institute

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ATTIVITÀ > CATALOGO RAGIONATO
MIMMO ROTELLA
Catalogo ragionato. Volume Primo 1944 - 1961
Editore: Skira
Lingua: bilingue (italiano-inglese)
Anno: 2016
ISBN: 885722241
Dimensioni: 24 x 28 cm

per comprare il volume rivolgersi a Skira

Il primo volume del Catalogo Ragionato delle opere di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 - Milano, 2006) è parte di un progetto più esteso di schedatura sistematica dell’intero corpus dell’artista, a cura di Germano Celant.

La pubblicazione è realizzata in collaborazione con il Mimmo Rotella Institute, costituito nel 2012 da Inna e Aghnessa Rotella e diretto da Antonella Soldaini, insieme con la Fondazione Mimmo Rotella, presieduta da Rocco Guglielmo.
Nel primo tomo, l’analisi e la verifica scientifica vengono condotte sui lavori realizzati nel periodo tra il 1944 e il 1961, vale a dire dalle sperimentazioni pittoriche, prima figurative e poi verso l’astrattismo geometrico, fino all’invenzione delle tecniche del décollage e del retro d’affiche. Attraverso un percorso cronologico, il Catalogo mette in luce le varie tappe evolutive che hanno caratterizzato il linguaggio dell’artista, permettendo una lettura più ampia e documentata delle opere realizzate in quel periodo. Rotella, che fin dai primi anni Cinquanta fa dell’appropriazione del manifesto pubblicitario affisso sui muri di Roma la propria cifra stilistica, sviluppa da questo gesto due tecniche parallele: utilizzando il recto delle affiches realizza i décollages, al principio più vicini a un gusto informale tipico delle ricerche coeve di Alberto Burri e Lucio Fontana, e in seguito più figurativi e iconici, in linea con la tendenza Pop che si sta sviluppando a livello internazionale; mentre dal verso dei manifesti, carichi di materia strappata dai muri e segnati da muffe, graffi, residui di calce e intonaco, prendono forma i retro d’affiches. Con l’adozione del manifesto, a partire dall’inizio degli anni Cinquanta, e la pratica del décollage e del retro d’affiche, Rotella indaga il funzionamento autonomo dell’arte quale messa a fuoco di una spersonalizzazione del tentativo di creare uno spazio altro a favore dell’oggettivazione dello spazio del reale. Abolendo ogni gerarchia dei soggetti trattati, la narrazione di Rotella nel periodo analizzato in questo primo volume riesce ad essere inarrestabile e spettacolare, inglobando al suo interno icone appartenenti a mondi diversi come quelli della pubblicità e del cinema.

Germano Celant è conosciuto internazionalmente per la sua teorizzazione dell’Arte Povera. È inoltre autore di oltre cento pubblicazioni, tra libri e cataloghi, e curatore di centinaia di mostre nei maggiori musei ed istituzioni internazionali. Dal 1977 è Contributing Editor della rivista “Artforum”, New York; nel 1987 ha ricevuto il premio “The Frank Jewett Mather Award”; dal 1989 fino al 2008 è stato Senior Curator of Contemporary Art del Solomon R. Guggenheim Museum di New York; dal 1991 è Contributing Editor della rivista “Interview”, New York; dal 1995 è direttore della Fondazione Prada, Milano; nel 1997 è stato direttore della 47a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; nel 2004 è stato supervisore artistico della programmazione dei cento eventi culturali di “Genova 2004, Capitale Europea della Cultura”; dal 2005 è direttore della Fondazione Aldo Rossi, Milano e dal 2008 è curatore artistico e scientifico della Fondazione Annabianca e Emilio Vedova, Venezia. Dal 2015 è Sovraintendente Artistico e Scientifico della Nuova Fondazione Prada, Milano. Nel 2013 ha ricevuto il “The Agnes Gund Curatorial Award” da parte dell’Independent Curators International, New York.
MIMMO ROTELLA
INSTITUTE
via Fratelli Sangallo 10, 20133 Milano Italia
tel. +39 02 38230082
e-mail: info@mimmorotellainstitute.it
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